
Rimini Esulta: Una Festa Indimenticabile per la Trionfante Vittoria della Coppa Italia di Serie C!
L'evento storico è iniziato ben prima del fischio d'inizio del giudice di gara, Mucera di Palermo. La lunga attesa per la prima finale di Coppa Italia del Rimini è stata caratterizzata dai video dei giocatori biancorossi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del club, pubblicati sui social media. Celebrità come Alessandro Matri, Capucho Jeda, Igor Protti, Davide Zannoni, Gianluca Gaudenzi, Paolo Bravo, Luca D'Angelo e Adrian Ricchiuti hanno acceso l’entusiasmo e invitato la comunità a unirsi all'evento. La risposta è stata straordinaria, con 6.029 biglietti acquistati, una vera e propria marea biancorossa contro i 177 tifosi giunti da Gorgonzola. Nei locali, nelle piazze e lungo il mare, il tema ricorrente era: "Ci vediamo martedì al Neri?". Tutti cercavano il biglietto, in occasione della quale era imperativo "esserci". CON LA FEBBRE A 100 Alle 19, al momento dell'apertura dei cancelli in Piazzale del Popolo, si è iniziato a formare un'importante fila. Con il passare del tempo, il gruppo di tifosi è diventato sempre più numeroso. All'ingresso, i tifosi sono stati accolti da 4.000 bandierine biancorosse distribuite su ogni poltrona delle tribune Centrali, Laterali, Distinti e nel settore Curva Ovest, dove centinaia di bambini delle giovanili erano già pronti a fare il tifo. La gente si radunava davanti ai bar, iniziando a riscaldarsi con birre. Tra pacche sulle spalle e sorrisi, si potevano udire anche gesti scaramantici e la ricerca di volti familiari. I VIP hanno iniziato ad arrivare, vestendo il ruolo di speciali ospiti: il presidente AIC e grande ex Umberto Calcagno, il presidente di Lega Matteo Marani, il vice Gianfranco Zola, Igor Protti e Adrian Ricchiuti con il figlio. Anche le autorità politiche, guidate dal sindaco Jamil Sadegholvaad e dall’assessore allo Sport Michele Lari, hanno partecipato per immergersi nell’atmosfera elettrizzante dell’evento, dimostrando una grande disponibilità e empatia. L'ATTESA NELLO STADIO Nel frattempo, il settore Est ha iniziato a riempirsi e il clima si faceva sempre più incandescente. "La storia ricorda solo i vincitori" recitava uno striscione, preludio alla coreografia che si sarebbe svolta poco dopo. Con il passare dei minuti, è diventato evidente che la passione dei tifosi era palpabile. Quando i ventidue giocatori sono entrati in campo, un enorme "tappetone" con il logo della Serie C ha coperto il centrocampo, portato in alto da decine di ragazzi, richiamando le atmosfere della Champions League. Francesco Mussoni ha dato il via all’Inno di Mameli, mentre fumogeni si accendevano tra il tifo incessante del pubblico. Mentre sul campo si svolgeva la partita, il tifo degli spalti non ha mai accennato a calare. Il primo tempo è trascorso con tensione, ma all’inizio della ripresa, un gran tiro di Langella ha risvegliato l’entusiasmo dei tifosi, che hanno iniziato a incitare il Rimini. La tensione è stata alta quando un buon tentativo di Cioffi ha allarmato i tifosi, seguito da un doppio tentativo di Cinquegrano, che non ha trovato fortuna con la traversa. IL FINALE IN TRIONFO Man mano che il tempo volgeva verso la conclusione, i tifosi avvertivano i fantasmi di delusioni passate, ma questa volta la storia avrebbe avuto un epilogo diverso. Con il fischio finale, è esplosa la gioia: una vera e propria festa ha avvolto il pubblico con cori, applausi e il richiamo a oltre un secolo di storie sportive legate al Rimini. "Rimini vai!" è diventato il grido di battaglia perfetto per celebrare questa storica vittoria, mentre la musica di "Tutta l'Italia" accompagnava la premiazione al centro del campo, creando un'atmosfera di vera appartenenza e comunione. Tutta l'Italia era biancorossa in quell’indimenticabile serata.